Identita' di genere &... E' davvero importante l'orientamento sessuale per essere buoni genitori?
- Francesca Zanardi
- 29 giu 2021
- Tempo di lettura: 5 min
"L'omosessualita' e' una malattia"
"Quando il bimbo chiederà "chi è il mio papà?" cosa gli risponderanno? Che non esiste? Che non si sa chi sia? Che non ha importanza? Egoismo allo stato puro.
"Ormai hanno stravolto tutto una famiglia normalmente è formata da un papà e una mamma". "lo dice la nostra religione"
"questo è un offesa alla natura"
"Ma la compagna mi sembra un uomo"
Questi sono alcuni degli ultimi commenti su Facebook che ho visto. Questi commenti sono uno dei motivi per cui ho deciso di scrivere questo breve articolo per il mese del Pride LGBT, così come il recente intervento della chiesa cattolica in opposizione alla legge anti-omotransfobia.

Sebbene il merito sia stato dato a un uomo, il termine Genere è stato coniato per la prima volta da Simone de Beauvoir. La distinzione tra Sesso e Genere è essenziale prima di addentrarci in un argomento piu' complesso, come il nostro genere si forma nella crescita. Inoltre quando quest'ultimo viene associato alle modalita' di genitorialita' viene stereotipicamente visualizzato come eterosessuale. Ma la realta' del 21esimo secolo e' lontana da questa e i nostri preconcetti culturali per la maggior parte delle volte ci fermano nel poter valutare quanto il genere sia rilevante nella crescita di un bambino. 
Il Sesso definisce la distinzione biologica tra femmina e maschio, correspondientemente cromosomi XX e XY. D'altra parte, il genere si riferisce agli aspetti sociali delle differenze e delle gerarchie tra maschio e femmina. Il primo rappresenta la nostra identità (sono una donna), il nostro ruolo, che si riferisce alle caratteristiche socialmente accettate di un dato sesso (sono un uomo, ma indosso un vestito) e la nostra performance, cioè il nostro agire.
Se vuoi saperne di piu riguardo LGBTQIA Resource Center (Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender, Queer, Intersex, Asexual) segui il link https://lgbtqia.ucdavis.edu/educated/glossary
Esistono tre principali approcci teorici per spiegare lo sviluppo dell'identità di genere: biologico, sociale e cognitivo. Nessuno di loro da solo può spiegare completamente gli aspetti multidimensionali dello sviluppo dell'identità di genere, ma tutti forniscono alcune informazioni sul processo, e specialmente sulla conoscenza degli stereotipi e del comportamento appropriato al genere secondo una data societa'. Ad esempio, l'approccio biologico propone che i diversi ruoli, status e modelli comportamentali tra i sessi siano il risultato dell'evoluzione, cioe' la ricerca di adattamento all'ambiente. D'altra parte, la teoria dell'apprendimento sociale descrive il comportamento di genere come acquisito attraverso il rinforzo da parte di genitori, coetanei e media. Infine, la teoria cognitiva si concentra sul ruolo attivo del bambino nella continua ricerca di materiale di genere ricavato dall'ambiente cosi' da costruire la propria identita' (Gillibrand et. al, 2016).
Ci sono molti preconcetti che si trovano nella vita di tutti i giorni su genere e sesso. Una delle piu' rilevanti è che tutti sembrano credere che le differenze sessuali siano "solo naturali". Potrei elencarne alcune: "La maternità è naturale per le donne" o "alcuni uomini non possono fare a meno di stuprare, il loro desiderio sessuale è troppo forte". Il modo di pensare binario sembra essere il fondamento della società, dove l'eterosessualità è rimasta l'unica "naturale", dove è imposto un sistema sociale in cui gli individui sono tenuti a sviluppare un'identità di genere costruita dalla stessa società (Macionis & Plummer, 2012).

Simone De Beauvoir una volta disse: "Non si nasce ma si diventa donna", spiegando che sono la società e le forze sociali che impongono ciò che le donne devono essere (Beauvoir, 1949). Judith Butler, preoccupata di come viene creata la soggettività umana, descrive il sé come "il fare", credendo che il genere sia performativo, che non dipende da chi sei ma da cosa fai. (Macionis & Plummer, 2012).
I cambiamenti nella sfera di genere negli ultimi due secoli sono stati notevoli. Non molto tempo fa le donne occupavano esclusivamente una posizione subordinata. Il fatto che un tempo l'omosessualità fosse considerata una malattia e fosse anche contro la legge è un altro esempio. Al giorno d'oggi, queste idee sono cambiate e hanno dato spazio ad un' altro dibattito chiave: le famiglie gay hanno il diritto di crescere bambini?
Molti cambiamenti nel corso del XX secolo hanno avuto un impatto sulle famiglie e, anche se manteniamo la stessa immagine stereotipata: madre, padre e figli, oggigiorno, tale immagine è lontana dalla realtà. Ad esempio, la famiglia "tipica" rappresentava il 50% delle famiglie americane nel 1960 ma solo il 12% nel 1995, a causa di un forte aumento dei divorzi. Dove i bambini una volta vivevano in famiglie con due genitori, ora, molti, vivono in famiglie con un solo genitore, almeno per un periodo di tempo. Inoltre, a causa della crisi economica, dei cambiamenti sociali e molto altro, le donne posticipano la maternita' e le famiglie sono più piccole con meno figli. D'altra parte, le famiglie unisessuali sono in aumento, ma mentre gay e lesbiche stabiliscono i loro diritti al matrimonio, ancora, quando l'argomento si concentra sui loro diritti a crescere i figli, molti sono scettici (Bjorklund & Blasi, 2012).

Lo sviluppo dei bambini, secondo la teoria dei sistemi ecologici di Bronfenbrenner, è principalmente un processo passivo che può essere influenzato non solo dai genitori ma anche da un sistema più ampio, come la scuola, il quartiere, le relazioni dei genitori, gli amici, la cultura e così via. Molti stati temono che i bambini crescendo con due adulti dello stesso sesso saranno colpiti negativamente, soprattutto per quanto riguarda la loro identità di genere. Ma la ricerca dice il contrario. I bambini cresciuti in una famiglia dello stesso sesso sembrano non sperimentare alcuna confusione di genere ed è probabile che si identificheranno come eterosessuali da adulti, come bambini cresciuti con genitori eterosessuali. Ci sono differenze, ovviamente, i bambini cresciuti in una famiglia gay-lesbica mostrano atteggiamenti più liberali nei confronti della sessualità, con meno stereotipi di genere, considerando questioni come le preferenze professionali e l'abbigliamento (Golombok & Tasker, 1996; Stacey & Biblarz, 2001). In altre parole, la capacità di crescere i figli non è influenzata dal genere dei genitori ma da altri fattori, come per esempio, lo stato socioeconomico (non essenziale) e gli STILI GENITORIALI. Quest'ultimi rimangono essenziali per la crescita di un bambino sano psicologicamente (Bjorklund & Blasi, 2012).
Per concludere, il genere rimane una parte essenziale della nostra identità ed essere odiati, discriminati, perseguitati, uccisi per questo è semplicemente assurdo. Il nostro sesso non ci identifica, il nostro genere sì. Smetti di usare Dio per giustificare i tuoi pregiudizi. Essere omosessuali non è peccato. Maschile e femminile non sono fissati biologicamente, ma sono costruiti socialmente.
Mentre scrivevo questo piccolo articolo, mi sono resa conto di come alcuni di questi sottili stereotipi rimangano così nascosti non rendendoci conto di come la società costruisca in modo massiccio le nostre convinzioni, cosi' lascio qui un link.
Parole che feriscono e perché: "A volte diciamo parole senza renderci conto dell'impatto che possono avere sugli altri. Dì quello che vuoi dire e intendi quello che dici. Prenditi del tempo per istruirti sul linguaggio e sulle storie di oppressione". https://lgbtqia.ucdavis.edu/educated/words
Reference list:
Macionis, J., J. and Plummer, K. (2012). Sociology: a global introduction (5th edition). Harlow: Pearson.
Gillibrand, R., Lam, V., O'Donnell, V. (2016). Developmental Psychology (2nd ed.). Harlow: Pearson.
Bjorklund, F. D. & Blasi, H. C. (2012). Child & adolescent development: An integrated approach. Belmont: Wadsworth Cengage learning.
Golombok, S., & Tasker, F. (1996). Do parents influence the sexual orientation of their children? Findings from a longitudinal study of lesbian families. Developmental Psychology, 32(1), 3–11. doi:10.1037/0012-1649.32.1.3
Stacey, J., & Biblarz, T. J. (2001). (How) Does the Sexual Orientation of Parents Matter? American Sociological Review, 66(2), 159. doi:10.2307/2657413



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