The social dilemma

L'impatto dei social networks nelle nostre vite quotidiane a sul nostro comportamento. Sii consapevole dei rischi.

I social network sono, come spiega il documentario Il dilemma sociale, il nuovo strumento di sorveglianza. A partire dal XVIII/XIX secolo la sorveglianza divenne il principale sistema di controllo e disciplina della popolazione. Prima di questo periodo il modo principale di controllo si basava sull'esecuzione pubblica o sulla punizione estrema.

"Michel Foucault ha descritto istituzioni come le carceri, i manicomi, le scuole, gli ospizi e le fabbriche come modo di produzione di cittadini obbedienti, rispettevoli delle norme sociali, non semplicemente sotto la minaccia di punizioni corporali, ma come risultato del loro comportamento costantemente scolpito per garantire che interiorizzino pienamente le credenze e i valori dominanti di una data societa'".

Ma i social network hanno cambiato drasticamente queste dinamiche, non sono più i pochi a guardare le masse, ma siamo stati coinvolti nell'autosorveglianza, ci controlliamo attraverso lo schermo, attraverso i mi piace. (Lione, 2006).

Inoltre, "Se non paghi per il prodotto, il prodotto sei tu". Questa citazione riassume l'attività di marketing alla base dei social network. Quest'ultimo ha successo catturando la nostra attenzione in infiniti post, e vendendo i dati dei propri utenti ai migliori offerenti, dati che diamo gratuitamente.

Ma la sorveglianza non è l'unico problema dei social network, anche se questa tecnologia ci connette al mondo. Nello stesso tempo sta facendo sfumare i confini tra privato e pubblico cambiando non solo l'economia e la politica ma anche i nostri comportamenti.

L'aumento dell'uso dei social network e la costante esposizione alla perfezione potrebbero avere un impatto particolarmente negativo sull'identità degli adolescenti. In generale, i media non sembrano sostituire l'interazione sociale ma la cambiano, producendo un estensione virtuale del sé che potrebbe non corrispondere sempre a quello "reale". Ad esempio, l'autostima è il prodotto della congruenza tra il sé ideale e quello percepito. Il divario tra il proprio sé reale e il proprio sé ideale si allarga a causa dei social media, specialmente se si considera la rappresentazione irrealistica delle donne nella società.

Durante l' adolescenza l'autostima può calare, causando periodi di disagio. I ricercatori suggeriscono che lunghi periodi di bassa autostima possono essere associati a problemi seri come i disturbi alimentari, specialmente nelle ragazze. Inoltre, un lungo periodo di rifiuto e umiliazione può essere collegato a comportamenti violenti, depressione e suicidio (Bjorklund & Blasi, 2012). Come riportato dal documentario, una delle maggiori preoccupazioni per la salute è l'aumento del numero di suicidi tra i più giovani dal 2009, anno dell'avvento dei Social Network; nello specifico, il tasso di suicidi è aumentato del 70% tra i 15 e i 19 anni e del 151% tra i 10 e i 14 anni. Dati spaventosi per quella che viene definita la 'generazione Z', che arriva sui Social Network già a partire dalla scuola media: un insieme fascia di età più ansiosa e depressa.

Ti consiglio di guardare il documentario se hai Netflix o puoi anche visitare il loro sito: https://www.thesocialdilemma.com/. Ne vale la pena.

Lyon, D. (2006). Theorizing surveillance: the panopticon and beyond. Devon: Willan Pub.

Bjorklund, F. D. & Blasi, H. C. (2012). Child & adolescent development: An integrated approach. Belmont: Wadsworth Cengage learning.

The social dilemma. Orlowski, J. Exposure Labs Argent Pictures The Space Program (2020). Netflix. https://www.thesocialdilemma.com/.